In data 25 settembre 2021 alle ore 10,00 si è svolta a Montecatini Terme, presso la sala congressi dell’hotel Panoramic, in viale Bustichini 65, la nona assemblea nazionale di V.I.TA., presieduta dalla Vicepresidente, Sig.a Maria Angela Gilli che, dopo aver portato i saluti del Presidente Del Mastro, impossibilitato a partecipare, presenta un breve riepilogo del lavoro svolto dall’associazione negli ultimi mesi.
Sono stati trattati vari argomenti, con particolare riferimento al ricorso di V.I.TA. alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, a sostegno di due socie a cui è stato negato l’indennizzo in quanto monolaterali e che hanno ottenuto sentenze negative nei vari gradi di giudizio in Italia.
E’ stata poi presentata all’assemblea dei soci la proposta, avanzata dal Direttivo, di far pagare, ai soci non ancora indennizzati, una quota associativa ridotta di €. 20,00; la proposta viene accolta all’unanimità.
La Vicepresidente comunica che la proposta di istituire una sede di rappresentanza di V.I.TA presso l’AMNIC di Parma sta per concretizzarsi e che a breve verrà stipulato un protocollo d’intesa tra l’associazione V.I.TA e l’AMNIC.
Sul tema pensioni, prendono la parola il Sig. Alessio Focardi dell’Inca CGIL Firenze e rappresentante dell’Ufficio Disabilità CGIL regionale e il Sig. Vittorio Cammarota del Patronato I.N.P.A.L. di Parma. Aprono il dibattito sul tema delle pensioni, con particolare riferimento alla L. 388 e al diritto, definito dal messaggio n. 4274 del 31.10.2017 deIla Direzione Pensioni dell’NPS, con il quale è stato riconosciuto ai talidomidici, il diritto ai due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di lavoro, a decorrere dall’inizio dell’attività lavorativa, e non già dal momento dell’ascrizione ad una delle prime quattro categorie della tabella A allegata al testo unico in materia di pensioni di guerra (DPR 834/1981). Questa importante conquista ottenuta da V.I.TA nel 2017 a seguito di un incontro con i funzionari dell’INPS, ha consentito a molti talidomidici di anticipare il momento del pensionamento e, per coloro che sono andati in pensione con il sistema retributivo o misto, ha comportato anche un vantaggio economico.
Alcuni soci intervengono raccontando la loro esperienza, in sede di riconoscimento dell’invalidità o per il rinnovo della patente, evidenziando differenze anche rilevanti tra commissioni mediche di diverse città. Gli esperti rispondono che dal 2007, è stato disposto che sia solo la patologia prevalente a determinare la percentuale di invalidità.
L’assemblea si è conclusa alle ore 12,30.